La risonanza magnetica per immagini delle articolazioni dell’anca è un esame di diagnostica medica totalmente indolore, che sfrutta la potenza delle onde radio, un campo campo magnetico e un computer per produrre immagini iperdettagliate delle strutture all’interno delle articolazioni dell’anca, in modo molto più dettagliato di una comune radiografia.
Questo tipo di esame viene in genere prescritto per avere delle diagnosi più accurate circa le anomalie riscontrate in altri test di imaging come la radiografia o la TAC delle articolazioni dell’anca. Inoltre, la risonanza magnetica viene anche utilizzata per valutare l’anatomia e la funzionalità delle ossa dell’anca e del bacino.
Tra tutti gli esami di diagnostica medica, la risonanza magnetica per immagini è una delle pratiche più sicure perché non utilizza radiazioni ionizzanti e può essere ripetuta più volte nel tempo senza alcun rischio per la salute del paziente.
In questo articolo analizzeremo diversi punti di vista su questo esame, come ad esempio:
- come funziona una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca;
- per cosa viene fatta la risonanza magnetica dell’anca;
- come prepararsi alla procedura;
- rischi e controindicazioni in questo tipo di esame;
- quanto costa una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca;
- dopo quanto arrivano i risultati della risonanza magnetica dell’anca.
Come funziona una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca
Diversamente da altri esami che utilizzano radiazioni ionizzanti, che a lungo andare possono potenzialmente essere dannose per l’uomo, la risonanza magnetica utilizza un potente campo magnetico, impulsi a radiofrequenza e un computer per produrre immagini dettagliate delle strutture interne del corpo, in questo caso delle articolazioni dell’anca, consentendo ai medici di esaminare accuratamente il corpo del paziente e rilevare la presenza o la gravità di alcune patologie.
La risonanza magnetica dell’anca fornisce immagini dettagliate delle strutture all’interno delle articolazioni dell’anca ma non solo, si occupa anche di osservare e documentare eventuali anatomie scheletriche, in particolare dell’ileo e della parte iniziale del femore che si collega al bacino.
Per cosa viene utilizzata una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca
La risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca è un esame che generalmente non viene eseguito in pronto soccorso né in situazioni di emergenza, siccome richiede tempo sia per essere eseguito e sia per lo sviluppo delle diapositive. Si tratta di un esame prescritto dal medico per:
- valutare l’anatomia e la funzione delle articolazioni dell’anca e analizzare la sua corretta mobilità;
- definire la presenza di eventuali neoplasie che possono interessare sia le ossa dell’anca che le articolazioni;
- determinare la dimensione dei tumori, la loro estensione e il grado di diffusione alle strutture adiacenti in caso di metastasi;
- determinare lo stato di salute dei tendini, in caso di tendinite o tendinopatia;
- valutare le patologie delle ossa del bacino (femore e ileo) e dei tessuti molli dell’anca (compresi muscoli e adipe);
- valutare la presenza e la gravità dell’artrosi;
- valutare la presenza di aree necrotizzanti dell’anca;
- analizzare l’estensione delle fratture e delle microfratture a carico del bacino, delle anche e del femore.
Come prepararsi per questa procedura
Quando ti recherai in ospedale per o nella clinica per svolgere l’esame, è probabile che tu debba cambiarti e indossare un camice da ospedale, specie se i tuoi abiti non sono abbastanza larghi e sottili e se presentano inserti in metallo come zip o bottoni. Queste sono tutte misure preventive che servono a evitare che appaiano difetti sulle diapositive scattate e per rispettare le norme di sicurezza che non ammettono la presenza di metalli addosso al paziente.
Le linee guida su come mangiare e bere prima di una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca variano a seconda delle strutture e se la risonanza prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto (ovvero un agente colorante che serve a mettere maggiormente in risalto alcune strutture del corpo). Assumi farmaci e cibo come faresti di solito, a meno che il medico non ti dica diversamente.
Precauzioni da prendere prima di sottoporsi a questo tipo di esame
Quando ti sottoponi a una risonanza magnetica con contrasto il medico potrebbe chiederti se soffri di asma o allergie al mezzo di contrasto, ma ti verrà chiesto anche se sei allergico a farmaci, cibo o altri fattori ambientali.
Informa lo staff della clinica o dell’ospedale se hai gravi problemi di salute o hai subito interventi chirurgici di recente. Alcune patologie, come una grave insufficienza renale, possono essere più delicate di altre e in questi casi è meglio non somministrare alcun mezzo di contrasto. In caso di sospetto di insufficienza renale, potrebbe essere necessario un esame del sangue per confermare che i reni funzionino normalmente.
Le risonanze magnetiche con contrasto utilizzano un agente di contrasto chiamato gadolinio. Spesso questo colorante viene utilizzato anche nei pazienti allergici al contrasto a base di iodio. Tuttavia, anche se hai già un’allergia nota al gadolinio o sei un soggetto allergico, è consigliabile fare una terapia preparatoria a base di antistaminici prima dell’esame e nelle ore successive.
Le pazienti donne dovrebbero sempre informare il proprio medico e il tecnico di radiologia se sono incinte. La risonanza magnetica è utilizzata da oltre quarant’anni senza alcuna segnalazione in merito a effetti negativi su donne in gravidanza o sui loro feti. In ogni caso, il bambino sarà sottoposto a un forte campo magnetico e perciò le donne in gravidanza non dovrebbero sottoporsi a una risonanza magnetica nel primo trimestre a meno che non sia strettamente necessario.
Sedativi e anestesia prima dell’esame: quando utilizzarli
Se soffri di claustrofobia o ansia, chiedi al tuo medico se è possibile darti un blando sedativo prima dell’esecuzione dell’esame.
Spesso anche i neonati e i bambini molto piccoli hanno bisogno di ricevere una piccola sedazione o, in altri casi, un’anestesia totale di breve durata per riuscire a portare a termine l’esame rimanendo immobili. Ciò dipende dall’età del bambino, in quanto sono soprattutto i neonati ad avere difficoltà a capire come rimanere fermi.
Linee guida prima di una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca
Prima dell’esame, assicurati di aver rimosso ogni oggetto metallico dal tuo corpo. Non sono ammessi accessori metallici ed elettronici nella stanza dell’esame.
Gli oggetti a non essere ammessi durante la risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca includono:
- piercing, gioielli, carte di credito e apparecchi acustici mobili, che possono essere danneggiati durante l’esame;
- apparecchi dentali mobili;
- accessori per capelli come mollette, forcine e affini;
- inserti metallici negli abiti come cerniere metalliche e bottoni in metallo;
- penne, coltellini tascabili, orologi e occhiali da vista;
- cellulari, tablet, smart watches.
Un’attenzione particolare, poi, deve essere rivolta a tutti quei dispositivi impiantabili all’interno del corpo, specie nella zona del cuore e degli occhi. Generalmente i nuovi dispositivi impiantabili non presentano alcuna controindicazione per la risonanza magnetica, ma alcuni modelli più vecchi invece non possono sottoporsi a questo tipo di esame. Tutti i dispositivi impiantabili presentano un opuscolo che ti viene fornito prima o dopo l’operazione che spiega i rischi della risonanza magnetica per quel device e se è compatibile o meno.
Dispositivi impiantabili
Le persone con i seguenti impianti non possono essere sottoposte all’esame:
- cardioverter, defibrillatori e pacemaker impiantabili;
- clip metalliche utilizzate per gli aneurismi cerebrali;
- alcuni impianti acustici fissi;
- alcuni tipi di stent coronarici;
In ogni caso, informa sempre il radiologo e il tecnico di radiologia se hai dispositivi medici o elettronici nel tuo corpo.
La risonanza magnetica non può essere eseguita senza conferma e documentazione del tipo di impianto che hai e se c’è compatibilità con questo tipo di esame. Dovresti anche portare qualsiasi opuscolo con te nel caso in cui il radiologo o il tecnico abbia qualche domanda.
Se hai dubbi sulla presenza o meno di impianti all’interno del tuo corpo, una radiografia può aiutarti a identificare eventuali oggetti metallici. Generalmente, le protesi utilizzate nella chirurgia ortopedica non rappresentano alcun rischio durante la risonanza magnetica.
Informa il tecnico o il radiologo di qualsiasi scheggia, proiettile o altro frammento di metallo che potrebbe essere all’interno del tuo corpo. I corpi estranei vicino e soprattutto nella zona negli occhi sono molto importanti perché possono migrare o surriscaldarsi durante la scansione e portare a seri problemi della vista, temporanei o addirittura permanenti.
Cosa succede durante la procedura
Il macchinario per la risonanza magnetica è costituito da un grande tubo a forma di cilindro circondato da un magnete. Al momento dell’esame, ti sdraierai su un tavolo che scorre all’interno di questo cilindro.
Alcuni macchinari per la risonanza sono progettati in modo che il magnete non ti circondi completamente, e dunque si prestano bene anche per chi soffre di claustrofobia.
A differenza degli esami a raggi X come la TAC, la risonanza magnetica non utilizza radiazioni. Invece, le onde radio allineano gli atomi di idrogeno che esistono naturalmente all’interno del corpo, emettendo diverse quantità di energia in base al tipo di tessuto in cui si trovano. Lo scanner cattura questa energia e crea una diapositiva da diverse angolazioni. In seguito, un computer elabora i segnali emessi dal corpo e crea una serie di immagini, ognuna delle quali mostra una sottile fetta trasversale del tuo corpo, in questo caso delle articolazioni dell’anca.
La risonanza magnetica è spesso in grado di distinguere tra tessuto malato e tessuto normale meglio dei raggi X, della TAC e delle ecografie.
Quanto dura la procedura
Le risonanze magnetiche delle articolazioni dell’anca non durano molto tempo. In genere, se è necessario anche il mezzo di contrasto, l’intera procedura può richiedere tra i 60 e i 90 minuti e l’unico disagio percepibile è solo quello legato al dover rimanere immobili durante la procedura.
Prima di iniziare la risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca, il tecnico ti posizionerà sul lettino mobile, che scorrerà all’interno del tubo per la risonanza magnetica. Le risonanze magnetiche durano più delle classiche TAC o radiografie perché includono più “scatti” per le diapositive, alcuni dei quali possono durare anche diversi minuti.
Se hai bisogno di un mezzo di contrasto, un medico, un infermiere o un tecnico inserirà un catetere endovenoso in una vena della mano o del braccio dove verrà rilasciato il gadolinio, che inizierà ad agire tra i 15 e i 30 minuti dall’iniezione.
Verrai poi inserito nel macchinario per la risonanza magnetica. Il tecnico eseguirà l’esame, dandoti diverse istruzioni attraverso un interfono, con il quale sarai anche in grado di comunicare qualsiasi tipo di disagio al personale. Una volta completato l’esame, il tecnico potrebbe chiederti di attendere mentre il radiologo controlla le diapositive, per essere sicuri che non ne siano necessarie altre.
Rischi e controindicazioni nella risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca
La risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca, in genere, non porta alcun rischio per il paziente se vengono seguite le linee guida di sicurezza adeguate.
In caso venga somministrato un sedativo, è possibile che ne venga utilizzato troppo. A ogni modo, però, i tuoi parametri vitali saranno costantemente monitorati per eliminare questo rischio.
Il forte campo magnetico non è dannoso. Tuttavia, potrebbe causare il malfunzionamento dei dispositivi medici impiantati o distorcere le diapositive scattate.
Anche se è piuttosto raro, si può avere una reazione allergica al mezzo di contrasto. Tali reazioni sono generalmente lievi e facilmente arginabili dai farmaci antistaminici. In caso di reazione allergica, sono sempre presenti medici e personale sanitario pronti ad assistervi.
In generale, le madri che hanno bambini molto piccoli non ancora svezzati non dovrebbero allattare i bambini per 24-48 ore dopo la somministrazione del mezzo di contrasto.
Dopo quanto arrivano i risultati
La risonanza magnetica per immagini delle articolazioni dell’anca impiega più tempo per svilupparsi rispetto agli altri esami che utilizzano radiazioni ionizzanti.
In genere, è possibile ricevere i risultati di una risonanza magnetica in circa 5 giorni lavorativi.
Quanto costa una risonanza magnetica
I prezzi per una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca possono lievitare in base al centro dove ci si rivolge, ossia se si decide di optare per i ticket previsti dal SSN (Sistema Sanitario Nazionale) o in una clinica privata.
I prezzi previsti dal SSN variano non solo in base alla Regione di riferimento, ma anche in base al reddito annuo. Nelle ASL il prezzo di una risonanza magnetica delle articolazioni dell’anca va da un minimo di 36€ a un massimo di circa 100€, mentre nelle cliniche private il prezzo è decisamente più alto e arriva anche a superare i 500€, ma anche in questo caso dipende dalle cliniche alle quali ci si rivolge.
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