Una delle tipologie di risonanza magnetica per immagini più diffusa è quella del tratto lombo-sacrale, ossia l’ultima parte della colonna vertebrale, e i medici possono decidere di svolgere un esame simile per esaminare la regione lombare e i tessuti circostanti in cerca delle più disparate patologie.
In questo articolo, discutiamo diversi argomenti inerenti a questa procedura. Potrai trovare risposte alle tue domande come:
- Cos’è la risonanza magnetica lombo-sacrale?
- Per cosa i medici usano la risonanza magnetica lombo-sacrale?
- Come prepararsi per questo tipo di esame e cosa succede durante una risonanza magnetica di questo tipo?
- Quali sono i rischi di una risonanza magnetica lombo-sacrale?
- Quali sono i prezzi di una risonanza magnetica lombo-sacrale?
- Dopo quanto tempo arrivano i risultati?
Cos’è la risonanza magnetica lombo-sacrale
La risonanza magnetica lombo-sacrale è un test non invasivo e indolore che serve per diagnosticare diverse patologie e condizioni della colonna vertebrale, in particolare del suo ultimo tratto, ovvero quello della zona lombare, che si trova nella parte bassa della schiena e arriva fino all’area del coccige (altrimenti conosciuto come osso sacro). Attualmente, la risonanza magnetica è il test di imaging più accurato disponibile per questa zona del corpo insieme alla tomografia assiale computerizzata (TAC).
La risonanza magnetica utilizza un forte campo magnetico che, unito all’utilizzo delle onde radio e un macchinario apposito per questo tipo di esami, produce immagini molto dettagliate dell’interno del nostro corpo.
La risonanza magnetica del tratto lombo-sacrale è così dettagliata da consentire ai medici di esaminare il corpo e rilevare eventuali patologie in maniera molto più accurata di una radiografia. Le immagini scansionate dal macchinario possono essere riviste sul monitor di un computer. I referti, inoltre, possono anche essere spediti tramite posta elettronica, stampati o copiati su un CD o caricati su un server cloud digitale per la consultazione da parte dei pazienti stessi che si sono sottoposti alla procedura oppure dal medico curante.
Perché viene fatta la risonanza magnetica lombo-sacrale
La risonanza magnetica lombo-sacrale può aiutare i medici nella diagnosi di diverse condizioni e patologie della colonna lombare, non solo limitate alle ossa (vertebre), ma anche per i tessuti molli come il midollo spinale, i nervi e i dischi intervertebrali.
A volte viene eseguita una risonanza magnetica di questo tipo semplicemente per valutare l’anatomia della colonna lombare in maniera più dettagliata rispetto a una normale radiografia, oppure per capire se è il caso di procedere con un intervento chirurgico della colonna vertebrale (in casi particolarmente gravi di scoliosi, ad esempio) o per monitorare i cambiamenti subiti dalla colonna vertebrale dopo un’operazione. Con la risonanza magnetica lombo-sacrale, inoltre, si può anche cercare di indagare quella che è la morfologia e la salute delle singole vertebre e dei dischi intervertebrali grazie al fatto che con questo esame otteniamo immagini iper dettagliate in grado di analizzare le vertebre da qualsiasi angolazione.
La risonanza magnetica della colonna lombare può essere utile, inoltre, per la valutazione di sintomi come lombalgia persistente, ma anche dolori alle gambe, intorpidimento, formicolio o debolezza degli arti inferiori e problemi con il controllo del tratto intestinale e della vescica, in quanto questo tipo di esame può anche essere d’aiuto nella diagnosi e nello sviluppo di diversi problemi neurologici.
Condizioni e patolgie indagate con questo esame
Generalmente la risonanza magnetica lombo-sacrale viene utilizzata per valutare o rilevare condizioni e patologie come:
- Anatomia e allineamento della colonna vertebrale.
- Malattie dei dischi intervertebrali e delle articolazioni della colonna lombare. Queste patologie, infatti, sono causa frequente di grave dolore nella zona lombare e sciatica (riconoscibile per il dolore alla parte bassa della schiena che si irradia verso un gluteo o la parte alta della gamba).
- Lesioni da trauma alle vertebre, ai dischi, ai legamenti o al midollo spinale.
- Compressione o infiammazione del midollo spinale e dei nervi circostanti.
- Infezioni dei tessuti intervertebrali e delle vertebre, dei dischi e del midollo spinale.
- Difetti congeniti nelle vertebre o nel midollo spinale.
- Tumori delle vertebre, del midollo spinale, dei nervi o dei tessuti molli circostanti.
La risonanza magnetica della colonna vertebrale viene anche utilizzata per aiutare a capire se bisogna svolgere procedure come la decompressione di un nervo schiacciato, la fusione spinale o le iniezioni di steroidi. Inoltre, rileva altre possibili cause di dolore alla schiena come frattura da compressione e gonfiore osseo inerente ad altre patologie.
Come prepararsi alla risonanza magnetica lombo-sacrale
Prima di procedere con la risonanza magnetica, è meglio informare il radiologo o il tecnico di radiologia se hai un pacemaker o altri dispositivi impiantabili. Il medico, infatti, può decidere di optare per un altro tipo di procedura, come ad esempio una TAC, nel caso in cui il dispositivo impiantato non sia compatibile con una procedura di risonanza magnetica. Ad ogni modo, alcuni modelli di pacemaker possono supportare la risonanza magnetica, facendo sì che non si incorra in nessun rischio per il paziente durante l’operazione. Se non sei sicuro del modello di dispositivo che ti è stato impiantato, contatta il tuo medico per poter ottenere queste informazioni prima di sottoporti a una risonanza magnetica.
Una volta arrivato in sede, il medico ti potrà chiedere di rimuovere tutti i gioielli e i piercing e di cambiarti e indossare un camice da ospedale prima di svolgere l’esame, ma in realtà è molto più probabile che tu possa tenere i tuoi vestiti se non presentano inserti in metallo come bottoni o zip.
Ad ogni modo, assicurati di informare il tuo medico se hai impianti metallici all’interno del tuo corpo.
Inoltrem è bene informare il proprio medico di eventuali allergie al gadolinio, che è il materiale più utilizzato come agente di contrasto in queste procedure.
Informa il tecnico di radiologia o il radiologo non solo se hai patologie importanti, ma anche se hai subito un intervento chirurgico di recente. Inoltre alcune patologie, come l’insufficienza renale, richiedono un particolare trattamento prima di sottoporsi a risonanza magnetica lombo-sacrale con mezzo di contrasto, in quanto i pazienti che soffrono di questa malattia richiedono una concentrazione diversa di gadolinio per far sì che la loro condizione non si aggravi ulteriormente.
In più, se a sottoporsi all’esame sono bambini o neonati la situazione può complicarsi, in quanto possono avere difficoltà a rimanere totalmente fermi durante la procedura, ma ciò dipende dall’età del bambino. In questo caso, procedere con una lieve sedazione può aiutare il bambino a rimanere fermo e far sì che l’esame porti a sviluppare immagini nitide che possano essere analizzate senza problemi dal personale sanitario.
Oggetti da evitare durante la risonanza magnetica lombo-sacrale
Gli oggetti non ammessi sono:
- gioielli, piercings, orologi e smart watch, portafogli;
- apparecchi acustici, che possono essere danneggiati nella procedura;
- spille, mollette per capelli di qualsiasi genere, zip metalliche e bottoni in metallo;
- apparecchi ortodontici rimovibili;
- penne, coltelli tascabili e occhiali;
- telefoni cellulari e smartphone, gps e in generale qualsiasi altro dispositivo elettronico.
Cosa succede durante la procedura
A seconda di dove sono localizzati i sintomi, dunque in questo caso nella parte bassa della schiena, è possibile scansionare solo una parte della colonna vertebrale. Esistono anche altre tipologie di risonanza magnetica, quelle che interessano la porzione cervicale e la sezione toracica della colonna vertebrale.
Nel caso vengano sospettate patologie più importanti, può essere iniettato il mezzo di contrasto a base di gadolinio, che ha bisogno di qualche minuto per diffondersi all’interno dell’area da evidenziare nella risonanza. Questo agente di contrasto può essere utilizzato principalmente in caso infezioni, tumori o problemi ricorrenti con le ernie del disco, specialmente dopo un intervento chirurgico. Nel caso venga utilizzato un agente di contrasto un infermiere potrà inserire un catetere endovenoso in una vena della mano o del braccio che verrà utilizzato per iniettare il materiale di contrasto.
Quando entrerai nella sala per la risonanza magnetica, dovrai posizionarti su un lettino che verrà inserito nel macchinario apposito per questo esame. Nel caso dovessi avere difficoltà a rimanere fermo, è possibile che delle cinture di sicurezza ti aiutino a tenere il corpo immobile durante la procedura. Il tecnico di radiologia che dovrà azionare il macchinario si troverà fuori dalla stanza, e guiderà il tutto da un computer. Nel macchinario ci saranno un microfono e un altoparlante attraverso i quali potrai comunicare con il personale in caso di disagi.
Il dispositivo contiene delle bobine in grado di inviare e ricevere onde radio, che nel caso di questo tipo di risonanza possono essere posizionate intorno o vicino all’area del corpo da analizzare.
Generalmente la durata della procedura varia da un minimo di 30 a un massimo di 60 minuti, ma ciò dipende principalmente da quanto sia vasta l’area da sottoporre alla risonanza e se c’è bisogno di fare una risonanza magnetica con contrasto.
Rischi di una risonanza magnetica lombo-sacrale
Se la procedura viene effettuata secondo le linee guida, non ci sono rischi per il paziente che si sottopone alla risonanza magnetica. Le radiazioni di questo tipo di esame sono del tutto innocue, come abbiamo accennato, e per questo motivo la risonanza magnetica è un esame che spesso (quando è possibile) viene prescritto al posto della TAC o delle ordinarie radiografie.
Chi non deve sottoporsi a risonanza magnetica?
Le categorie di pazienti che non dovrebbero sottoporsi alla risonanza magnetica sono, quindi, tutti coloro che presentano dispositivi impiantabili metallici all’interno del proprio corpo. Viene raccomandato in questi casi di non eseguire una risonanza magnetica in quanto il surriscaldamento di questi device potrebbe portare ad un malfunzionamento e/o il guasto totale di questi dispositivi, mettendo seriamente in pericolo la vita dei pazienti.
Inoltre, è preferibile non sottoporre le donne nel primo trimestre di gravidanza a una risonanza magnetica in quanto, sebbene le radiazioni siano del tutto innocue, in queste fasi il feto è ancora in fase di formazione e un forte campo magnetico potrebbe compromettere il suo sviluppo. Dunque è preferibile ricorrere a questo tipo di procedura solo se strettamente necessario.
Per il resto, la risonanza magnetica è un esame completamente sicuro che permette la diagnosi delle patologie più disparate, ed è oggi una delle tecniche di imaging più utilizzate in medicina.
Un paziente affetto da obesità, inoltre, potrebbe non riuscire a entrare nelle macchine che servono alla risonanza magnetica. Esistono, infatti, dei limiti di peso per i macchinari adibiti alla risonanza magnetica.
Quanto costa una risonanza magnetica lombo-sacrale?
Il costo di una risonanza magnetica lombo-sacrale può variare in base ai centri ai quali ci si rivolge e, in particolar modo, se si fa uso dei ticket previsti dall’assistenza sanitaria nazionale o se si va in una clinica privata. In ogni caso, è un esame che è sempre prescrivibile da parte del medico.
All’interno dell’SSN (Sistema Sanitario Nazionale), in genere, il prezzo differisce anche in base alla regione di riferimento. In media, il prezzo minimo è di 36,15€ per chi ha un reddito inferiore a 10.000€ annui e di 50€ per chi ha un reddito annuo superiore a 100.000€.
Nelle strutture private, diversamente, i costi possono essere più alti, partendo da un minimo di 100€ e arrivando a un massimo di 750€.
Vuoi scoprire quali studi o centri nella tua zona offrono questo tipo di esame? Cerca su MioDottore!
Dopo quanto tempo arrivano i risultati della risonanza magnetica lombo-sacrale?
I radiologi e i tecnici di radiologia dovranno analizzare la tua risonanza magnetica, dopodiché il referto potrà essere consegnato direttamente a casa tua, sulla tua mail o ritirato in loco in un lasso di tempo che va dai tre ai sette giorni lavorativi.
Nel caso di patologie sospette, potrebbero essere necessari ulteriori esami come una TAC. In tal caso, il radiologo scriverà il perché direttamente nel referto. Inoltre, può essere possibile dover svolgere ulteriori esami per vedere l’andamento delle patologie nel corso del tempo.
I follow-up, a volte, sono il modo migliore per capire se una terapia sta funzionando o se una particolare patologia è stabile o è mutata nel tempo.