La radiografia del rachide cervicale è un esame di diagnostica medica non invasivo e completamente indolore che analizza le ossa della nuca e del collo.
In questo articolo analizzeremo diversi aspetti della radiografia del rachide cervicale, ovvero:
- come funziona la radiografia del rachide cervicale;
- a cosa serve fare una radiografia del rachide cervicale;
- come prepararsi a questo esame;
- rischi e controindicazioni associati alla radiografia del rachide cervicale;
- quanto costa questo esame;
- dopo quanto tempo si hanno i risultati;
Come funziona la radiografia del rachide cervicale
Nelle radiografie vengono impiegate le radiazioni ionizzanti, meglio conosciute come raggi X. I raggi X utilizzano fasci di energia elettromagnetica invisibili che attraversano il nostro corpo e creano immagini dettagliate dei tessuti interni al nostro organismo, siano questi ossa, muscoli oppure organi, e li imprimono su pellicola. Le radiografie standard vengono eseguite per diversi motivi, sia in casi di emergenza e sia se vengono prescritte dal medico, nel caso di sospetti di lesioni ossee o neoplasie.
Durante la radiografia del rachide cervicale, i raggi X passano attraverso il corpo su lastre utilizzate appositamente per questo tipo di esame, e viene infine prodotta un’immagine in negativo della sezione del corpo interessata, in questo caso la nuca e il collo. In una radiografia, più una struttura è solida (come le ossa) e più appare bianca sulla pellicola.
Quando il corpo viene sottoposto a raggi X, diverse parti del corpo consentono il passaggio di quantità variabili di raggi X, in base a quanto sono porosi i tessuti che attraversano. I tessuti molli del corpo (come sangue, pelle, grasso e muscoli) consentono il passaggio della maggior parte dei raggi X e appaiono grigio scuro sulla pellicola, o in alcuni casi non sono nemmeno visibili. Un osso o una neoplasia, invece, che sono più dense dei tessuti molli, consentono il passaggio di pochi raggi X e appaiono più chiari sulla pellicola.
In caso di fratture ossee, invece, il fascio di raggi X passa attraverso l’area rotta rendendo chiara la frattura anche sulla pellicola.
Per quali patologie viene effettuata la radiografia del rachide cervicale
La radiografia del rachide cervicale può aiutare a trovare la causa di sintomi come dolore cronico al collo, alle spalle, ma anche dolore agli arti superiori o altri sintomi come intorpidimento, debolezza o formicolio alle braccia o alle mani.
In casi di emergenza, serve in genere a rilevare fratture a livello delle vertebre cervicali o lussazioni delle articolazioni tra le vertebre.
Si tratta di un esame che viene spesso eseguito quando si è stati coinvolti in un incidente automobilistico o in altri tipi di incidenti, nel caso si sospettino fratture al collo, alla testa o alla schiena, in particolar modo se il paziente ha battuto la testa o se è incosciente o non può descrivere i sintomi per altri motivi.
In caso di intervento chirurgico, potrebbe essere necessario eseguire una radiografia preventiva per pianificare l’intervento o, dopo l’operazione, per valutare i risultati postoperatori. Una radiografia del rachide cervicale può anche fornire indizi in più in caso di sospetti di tumore, infezioni o altre anomalie nelle ossa del collo.
La zona del rachide cervicale e del collo è particolarmente vulnerabile alle lesioni. Se se ossa del collo sono è lussate o fratturate, anche il midollo spinale potrebbe essere danneggiato.
In sintesi, il medico può prescrivere la radiografia del rachide cervicale per:
- ossa fratturate o rotte
- diagnosi di tumore delle ossa
- osteoporosi, che può portare a un assottigliamento delle ossa del collo
- gonfiore della trachea
- un oggetto estraneo incastrato nella gola o nelle vie aeree
- diagnosi di patologie a carico delle vertebre cervicali
- dislocazioni ed ernie
- malformazioni congenite della colonna vertebrale
- infiammazione dell’epiglottide, chiamata epiglottite
- tonsille e adenoidi ingrossate
Come prepararsi a questo esame
Le radiografie del rachide cervicale non richiedono alcun tipo di preparazione speciale.
Tuttavia, se indossi forcine, collane, orecchini o indossi indumenti con inserti in metallo potrebbe essere necessario toglierli prima di fare la radiografia. In caso di sospetti di lesioni o fratture, inoltre, potrebbe esserti chiesto di indossare un collare o un tutore per tenere il collo in posizione corretta.
I feti in via di sviluppo sono più sensibili alle radiazioni e sono più a rischio di danni, quindi se sei una paziente incinta, assicurati di dirlo al radiologo e al tecnico di radiologia prima di sottoporti a questo esame.
Cosa succede durante la procedura
Le radiografie del rachide cervicale vengono eseguite in posizione sdraiata. Il tecnico ti aiuterà a posizionarti correttamente, dopodiché uscirà dalla stanza e si sposterà dietro a un pannello per azionare la macchina. Di solito vengono eseguite tre diapositive da diverse angolazioni, e in alcuni casi il tecnico di radiologia potrebbe nuovamente entrare nella stanza per aiutarti a posizionarti correttamente per ogni diapositiva.
Sebbene la procedura possa richiedere fino a 15 minuti, l’effettiva esposizione alle radiazioni di solito dura solo pochi secondi.
Ti verrà chiesto di trattenere il respiro e rimanere fermo per 2-3 secondi mentre viene eseguita ogni radiografia; nel caso a sottoporsi alla radiografia, invece, siano bambini molto piccoli o neonati può essere necessario somministrare una blanda sedazione. Mantenere il collo fermo è importante per evitare che le diapositive vengano sfocate e siano per questo motivo illeggibili.
Rischi e controindicazioni associati alla radiografia del rachide cervicale
In linea di massima, le radiografie del rachide cervicale sono sicure per la salute dell’uomo. Per decenni si è discusso di quanto fosse dannosa l’esposizione del corpo umano ai raggi X che possono portare alla formazione di neoplasie, ma oggi questa eventualità è stata scongiurata dalle nuove tecnologie mediche. Nei nuovi macchinari utilizzati per questi esami, infatti, la quantità di radiazioni è stata ridotta al minimo per le radiografie, le TAC e tutti gli altri esami che sfruttano la potenza delle radiazioni ionizzanti.
Non esistono controindicazioni particolari al sottoporsi a una radiografia del rachide cervicale tranne che una possibile gravidanza in atto, della quale è sempre meglio informare il radiologo e il tecnico di radiologia.
Dopo quanto tempo arrivano i risultati dell’esame
A meno che non si tratti di una situazione di emergenza, come ad esempio se ti dovessi sottoporre a una radiografia del rachide cervicale in pronto soccorso, è possibile che i risultati non arrivino tempestivamente ma che ti vengano consegnati dopo diversi giorni lavorativi, non trattandosi di situazioni di estrema urgenza.
Dopo esserti sottoposto all’esame, Il tecnico di radiologia svilupperà le diapositive, dopodiché il radiologo le analizzerà e ti sarà inviato un referto entro due o tre giorni lavorativi.
Quanto costa una radiografia del rachide cervicale
In pronto soccorso la radiografia del rachide cervicale è un esame totalmente gratuito.
Se prescritta dal medico, i prezzi per una radiografia del rachide cervicale non sono univoci in tutta la penisola, ed è possibile che varino non solo in base alla Regione di riferimento, ma anche in base alla città e se ci si rivolge al SSN (Sistema Sanitario Nazionale) o alle cliniche private.
Con i ticket previsti dal SSN, il costo minimo per una radiografia del rachide cervicale è di circa 15€, mentre il prezzo massimo è di 50€, somma che può variare anche in base al proprio nucleo familiare e in quali scaglioni di reddito si rientra. Diversamente, invece, nelle cliniche private il costo può lievitare e partire da un minimo di 16€ a un massimo di 150€.
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